Nel tribolato mondo dell’informazione s’avanza una schiera di intrepidi e aitanti giovanotti. Li chiameremo i “giornalisti della Corona”. Sono quelli che a forza di frequentare il palazzo si sentono parte attiva del palazzo. Imboccano il portone di Palazzo d’Orleans ed è come se entrassero a casa propria. Incontrano il Bullo ed è come se incontrassero un fratello. E quando, in fondo al corridoio, si materializza l’immagine, augusta e diafana, di Renato Schifani restano con le manine alzate. In adorazione, come se avessero visto la Madonna. Storditi dal miracolo, cominciano poi a farfugliare teorie bislacche sull’invincibilità di un presidente che invece fa acqua da tutte le parti. Elencano meriti e medaglie e, con sprezzo del pericolo, provano a ipotizzare addirittura un secondo mandato. I “giornalisti della Corona” lo vogliono così: invincibile e anche eterno
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Quelli che lo vogliono invincibile ed eterno
regione sicilianarenato schifani
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