Una lucida analisi di Ugo Magri – la trovate qui sotto – spiega perché Matteo Renzi e Carlo Calenda, i due galletti rissosi del Centro, non hanno più alcuna credibilità. Soprattutto in Sicilia, dove il leader di Azione ha lasciato un segno nefasto. Ricordate? Era l’estate del 2022 e Calenda ha candidato alla presidenza della Regione il più opaco tra gli opachi avvocati di affari e il più trasformista tra i multicasacca che girovagano da un partito all’altro alla ricerca della sistemazione più redditizia. Insomma, ha candidato Gaetano Armao, un avventuriero della politica che, dopo essere stato sonoramente bocciato dai siciliani, si è ricoverato tra le braccia del suo rivale, Renato Schifani, per ottenere una consulenza e continuare a vivere sulle spalle del denaro pubblico. Solo un leader di cartapesta poteva compiere un errore così clamoroso. E Calenda lo è.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Quell’errore fatale di Calenda in Sicilia
carlo calendagaetano armao
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