Credevamo che il governo della destra fosse “patria, famiglia e legalità”. O, se preferite, “patria famiglia e onorabilità”. Credevamo pure che il partito di Giorgia Meloni fosse espressione di un cameratesco senso del dovere, del rigore, della militanza. Scopriamo invece che l’unico principio che guida la classe dirigente dei patrioti è la perdonanza. Vittorio Sgarbi e Morgan si sono prodotti al Maxxi in un avanspettacolo di volgarità, sessismo e doppi sensi? Il ministro Sangiuliano li ha già perdonati e se li tiene stretti al suo fianco. Stessa clemenza e stesse coperture per le scempiaggini societarie di Daniela Santanchè, ministro del Turismo. E non parliamo della Sicilia, dove ogni scandalo – dall’appalto truffaldino di Cannes al colossale spreco di SeeSicily – è stato perdonato e pure premiato. Fino a quando dovremo sopportare questa urtante spocchia?