Tra le spese incriminate che saltano più all’occhio – già liquidate dalla Regione alla società lussemburghese in missione a Cannes per l’edizione 2022 di ‘Sicily, Women and Cinema” – ci sono 208.623,15 euro per addetti stampa e comunicazione e altri 18.652,05 per l’organizzazione conferenze stampa: “Un totale che, per qualche giorno a Cannes, è pari quasi al costo lordo annuo degli stipendi dei 10 giornalisti dell’ufficio stampa della Regione”, sottolinea Barresi su La Sicilia. Il precedente fa strabuzzare gli occhi, ma l’attualità lo supera. Quest’anno, al capitolo ‘animazioni, conferenze stampa e consumi’ sono destinati infatti 511 mila euro. Solo a consuntivo si potrà sapere quanti soldi, materialmente, sono serviti ad attività di comunicazione e quanti a prosecco e tartine.

Poco importa. The show must go on. Il capitolo legato alla comunicazione resta certamente fra i più controversi di questa gestione in salsa siculo-lussemburghese. Ma sono molte le spese dell’assessorato al Turismo che Schifani ha chiesto di passare al setaccio. La promozione del brand Sicilia va avanti, ormai da anni, senza badare a spese. L’evento di Cannes rientra nel piano triennale di sviluppo turistico 2022/24 approvato in giunta nel maggio scorso. C’è dentro di tutto: a partire dai 52 milioni di riprogrammazione di fondi Poc. Ma meritano una sottolineatura le campagne promozionali. Ad esempio, c’è un ultimo impegno di spesa da 7 milioni, nell’ambito dell’iniziativa ‘SeeSicily’, anche questa avviata dall’ex assessore Manlio Messina, per tre diverse linee d’intervento, di cui una rivolta ai grandi media nazionali per veicolare il brand con fastose (e maestose) campagne di pubblicità.

Per gli spot d’autunno, sono partiti 414 mila euro per garantire alla Sicilia un passaggio durante ‘Ballando con le stelle’ la nota trasmissione del sabato sera condotta da Milly Carlucci. Mentre, nel solo mese di dicembre, vengono emessi tre pagamenti (di 731.316,80 e 431.806,80 e 238.880,88 euro) a Rai Pubblicità; due (732.000 e 608.780 euro) a Publitalia ‘80, storica concessionaria Mediaset; 175.809,17 a Sky Italia, 181.170 (per La7) e 35.379,99 (per il Corriere della Sera) a CairoMedia Rcs, con altri 128.600,20 già impegnati per spot tv dal 12 al 23 dicembre; 128.100 a Discovery Italia; 62.220 a Manzoni per Repubblica; 46.608,88 a ReteBlu.

Parte del budget milionario, si legge su ‘La Sicilia’, negli ultimi anni è stato reso disponibile grazie a un’intesa interassessoriale secondo cui il Turismo poteva spendere risorse di Beni culturali e Agricoltura in nome della promozione complessiva della Sicilia. Adesso non sarà più così. L’assessore all’Agricoltura Sammartino ha chiuso ogni collaborazione, decidendo di spendere i fondi da sé. Mentre Schifani, il cui addetto stampa (per inciso) fino a poco tempo fa lavorava per Manlio Messina, vorrebbe andare oltre: istituendo a Palazzo d’Orléans una sorta di cabina di regia sulle spese di promozione e comunicazione di tutti gli assessorati. Che continuerebbero ad avere autonomia nella programmazione, ma con un vaglio finale «sulla congruità e sulla coerenza rispetto alla strategia del governo regionale». Niente più inganni, forse.