Quei rivoluzionari dello zero virgola

C’è poco da fare. Per rappresentare la politica non resta altra metafora se non quella del teatrino. Il teatrino della politica, appunto, dove troviamo gli attori, le comparse, il Gran Trombone, i guitti e anche il Gran Sfigato. Per carità, nessuno vuole qui attribuire ruoli ed etichette. Però un’umile e timida considerazione va fatta. Ci sono guitti della politica che per anni, se non per una vita intera, recitano la parte dei rivoluzionari; che si intestano le battaglie più ardue e pestano sempre la stessa acqua nel mortaio. Ma quando decidono di raccogliere i frutti del loro impegno e si lanciano in una campagna elettorale scoprono che le masse popolari erano solo nella loro fantasia. Sono i rivoluzionari dello zero virgola. Non sono dannosi. Ma se riescono a incantare un politico accorto come Nello Musumeci è segno che il teatro non sempre è innocente.

Giuseppe Sottile :

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