Bruno Vespa, il santone della Rai, si è impelagato l’altra sera in una chiacchiera sulla mafia. Ma il suo “speciale”, trasmesso in prima serata, è stato un flop. Il programma di Gerry Scotti, quello dove i bambini cantano con movenze da adulti, ha fatto alla stessa ora su Canale 5 il triplo di ascolti. Nicola Porro, il santone intrepido e rampante di Rete 4, giovedì sera – come ogni sera – ha indossato l’elmetto del patriota e ha messo in scena la difesa di un ministro, non importa quale, del governo Meloni. Ha chiuso la trasmissione con un misero 3,1 per cento. Se gli scivola di poco il piede, finisce nel girone infernale di Nunzia Di Girolamo. Perde terreno anche Mario Giordano, il conduttore col fegato in mano, e con lui tutti i talk che si nutrono di risse, propaganda e fuffa. La gente non crede più ai guardiani della rivoluzione travestiti da giornalisti.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Quegli insopportabili santoni con l’elmetto
bruno vespagerry scottimario giordanonicola porro
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