Merita di essere rivisto più volte questo frammento di intervista a Otto e Mezzo: “Se fossi il leader di un partito francese, le risponderei, ma sono il leader di un partito italiano”. E ci risiamo: con l’aria di chi la sa lunga, l’ennesima contorsione verbale dell’azzeccagarbugli del popolo o del populismo, certamente di se stesso. Perché, udite udite, “sono impegnato nella costruzione di un fronte progressista”, (e menomale che è progressista), però “Le Pen è una forza conservatrice (Marin preferisce un più autentico: “di destra”, ndr) che pone questioni da affrontare”. Continua sull’Huffington Post
Alessandro De Angelis per HuffPost
in Buttanissimi Extra
Il Conte Laqualunque, abbaglio progressista su cui il Pd tace
Donald Trumpgiuseppe contevladimir putin
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