C’è una ragione per cui Mike Pompeo non verrà nominato al Pentagono ed è l’Ucraina. Contrariamente alle voci che lo vedevano già alla guida della Difesa, l’ex segretario di Stato non farà parte della prossima amministrazione per volere di Donald Trump, così come Nikki Haley, entrambi ringraziati per l’apporto offerto ma esclusi dalla squadra di governo. Il problema di Pompeo è che sente troppo la causa, ha criticato le restrizioni imposte a Kiev su come e dove utilizzare le armi e ha più volte esortato gli alleati a donarne di più per scongiurare una capitolazione. Era inoltre membro del consiglio di amministrazione della Kyivstar, il più grande operatore telefonico nazionale. Secondo Politico la sua nomina è saltata a causa dell’opposizione di Donald Trump Jr e Tucker Carlson, che in lui hanno rivisto molto dell’attuale capo dell’esercito Lloyd Austin, considerato uno dei guerrafondai che alimentano i conflitti in giro per il mondo, a cominciare da quello nell’est Europa. Nel Trump bis non ci sarà spazio per i generali “woke”, come aveva chiarito a Fox News lo scorso giugno: “Li voglio licenziare”. Un’epurazione che assomiglia tanto a una vendetta politica, che non si limiterà al Pentagono ma interesserà tutto l’organigramma statale, piazzando i uomini fidati dal movimento Maga ai posti di comando per avere maggiore influenza decisionale. Continua su Huffington Post
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Mosca getta un ombra via Trump sul futuro di Zelensky e Ucraina
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