Bravo Fiorello, che ha perdonato e si è perfino scandalizzato dello scandalo. Il fuori onda va decisamente riabilitato: per riabilitarlo, va compreso, definito per quello che è. Il fuori onda è, come dicono gli anglosassoni del matrimonio, a shocking invasion of privacy. In due si guadagna un mondo di bene e si realizza il meglio della vita, ma si perde il buon isolamento, quella indisciplinata e naturale tendenza a coltivare l’amor proprio come quando dove si desidera. Se poi quel “due”, con il fuori onda, diventa la comunità degli spettatori, il circolo estesissimo dei guardoni e degli origliatori, il guaio è ancora più grosso, letale. Si manda in onda quel che non doveva andarci, quel che buona educazione e ipocrisia avevano escluso dalla piazza pubblica, si viola l’intima libertà di sparare sciocchezze dell’animo, di stare con sé stessi e con il proprio pregiudizio, di comunicare il non comunicabile, sentimenti purissimi come l’invidia, l’astio, il risentimento, o anche solo l’indecente, la leggerezza, la pirlaggine che sono in tutti noi, tutte cose che sono parte costitutiva dello spirito, del carattere ambiguo delle relazioni umane. Continua su ilfoglio.it
Giuliano Ferrara per Il Foglio
in Buttanissimi Extra
Pulpiti e fuori onda. Ma Fiorello, che è un genio, perdona
rosario fiorello
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