“Orlando non può lavarsene le mani dicendo che i consiglieri se la vedranno coi partiti. L’architetto Li Castri e Monteleone godevano di un pieno rapporto fiduciario del sindaco di Palermo, quindi riteniamo che il sindaco Orlando debba risponderne politicamente e ammettere un fallimento, soprattutto perché ha sempre tenuto la delega al personale”. Lo ha detto Fabrizio Ferrandelli, esponendo assieme al collega Cesare Mattaliano, anch’egli dei Coraggiosi, il motivo per cui presenterà nei prossimi giorni una mozione di sfiducia contro il sindaco Leoluca Orlando. “Ad essere colpiti non sono due settori qualunque – ha detto ancora Ferrandellli – ma l’urbanistica e le attività produttive, i più economicamente esposti e redditizi. Viene fuori un quadro chiaro di un’amministrazione fuori controllo, motivo per cui abbiamo fatto l’esposto ufficiale all’Anac, e per cui ieri ho sentito personalmente il presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava, a cui ho fatto pervenire una richiesta ufficiale di audizione sull’operazione ‘Giano Bifronte’. Nel pomeriggio sapremo gli intendimenti che la commissione intende portare avanti”. “Il sindaco Leoluca Orlando, la giunta e il consiglio comunale devono andare a casa – ha aggiunto Ferrandelli – Soltanto questa è la strada per bonificare il Comune. Nessuno potrebbe più resistere ad altri due anni di immobilismo, fino alla scadenza della sindacatura”
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Pronta la mozione di sfiducia contro Orlando
fabrizio ferrandellileoluca orlandopalermo
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