Neanche il tempo di godersela. Quella di Caterina Chinnici è una vittoria stranissima. L’europarlamentare, nella competizione interna al campo progressista, si è aggiudicata le primarie col 46% dei consensi, superando Barbara Floridia, del M5s, e Claudio Fava. Ma nel frattempo il campo progressista non c’è più. E il vero dato politico emerge dalle dichiarazioni di Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, che su Repubblica liquida il Movimento 5 Stelle. Riferendosi alla campagna elettorale già avviata, Letta spiega che “nelle prossime due settimane parleremo con tutti coloro che sono interessati e disponibili a costruire un progetto politico vincente e che sia nel solco condiviso dalle forze che hanno dato la fiducia al governo Draghi”. Tra queste, non ci sono i grillini: “Il percorso comune – spiega Letta – si è interrotto il 20 luglio e non può riprendere, è stato un punto di non ritorno. Lo avevo avvertito che non votare la prima fiducia sarebbe stato lo sparo di Sarajevo”.
A che serve, quindi, aver investito la Chinnici della possibilità di rappresentare tutti nella sfida di Palazzo d’Orleans? Potrebbe, la figlia del giudice Rocco, trovarsi a capo di una coalizione diversa (con dentro Azione, +Europa e magari Italia Viva) da quella che l’ha proclamata? Tutto è possibile. E già nella serata di ieri, dopo l’annuncio del trionfo (tale è nei numeri, meno nei significati), era stato Giuseppe Conte a mettere le mani avanti: “Prima di percorrere ancora la strada di un’alleanza progressista in Sicilia il Pd dovrà fare chiarezza sui suoi obiettivi e dire se l’agenda sociale e ambientale del M5S è la loro stessa direzione o se ormai i percorsi e i compagni di strada sono altri, in linea con gli insulti e le dichiarazioni di questi giorni. Per noi quello che succede a Roma succede a Palermo”. Parole che, unite a quelle di Enrico Letta, chiudono la collaborazione fra i due partiti nonostante il feeling nell’Isola, maturato tra i banchi dell’Ars e nell’opposizione a Musumeci. Segno che il M5s ha le mani libere e potrà scegliersi un proprio candidato, facendo venir meno tutte le regole del gioco (che impegnava ognuno dei tre competitors delle primarie a scendere in campo con una propria lista a supporto del vincitore).
La Chinnici, scelta dal Pd (pur non essendo iscritta al partito), aveva sbaragliato la concorrenza di Barbara Floridia e di Claudio Fava, strappando la nomination per la competizione del prossimo autunno, dove sfiderà Cateno De Luca e il candidato del centrodestra (che potrebbe non essere Musumeci). Il dato definitivo parla di 14.552 preferenze (44,77%) per l’europarlamentare; seguono la sottosegretaria Barbara Floridia con 10.317 (31,74%); e Claudio Fava con 7.547 (23,22%). Hanno votato in trentamila.
“Ringrazio tutte le persone che, offrendo il proprio punto di vista ed esercitando il voto, sono state protagoniste di questa esperienza collettiva di costruzione – ha detto la Chinnici a caldo -, uno spazio aperto di partecipazione del quale va dato merito al PD e al campo progressista che su queste primarie presidenziali e sulla loro formula inedita hanno scommesso con coraggio. Sono state tre settimane intensissime di incontri e dialoghi con i cittadini, i lavoratori, gli esponenti delle categorie produttive e del terzo settore, i pubblici amministratori, i giovani. Sono state belle giornate di ascolto e di scambio con al centro le idee, giornate dedicate al futuro della Sicilia che vogliamo progettare e realizzare”. La Chinnici definisce “particolarmente ricchi di spunti i confronti tematici con i miei due compagni di avventura Barbara Floridia e Claudio Fava, svolti in un clima di grande serenità, sempre e soltanto sui contenuti. Rinnovo il mio ringraziamento al segretario nazionale Enrico Letta, al segretario regionale Anthony Barbagallo, alla direzione, ai circoli, ai militanti e a tutta la comunità del PD per aver proposto e sostenuto la mia candidatura, e ringrazio naturalmente tutti coloro che hanno scelto di votarmi, dandomi una consegna di fiducia di cui sento forte la responsabilità e che spero di potere mettere a frutto attraverso il mio lavoro per la Sicilia, la terra che amo, e per le persone, tutte, con lo spirito di servizio alla collettività che ha sempre caratterizzato il mio impegno”.
Anche Floridia ha commentato l’esito del voto: “È stato un periodo impegnativo. Si è messo di mezzo anche il Covid ma il risultato ottenuto è stato importante – ha detto la sottosegretaria all’Istruzione -. Con più di 10 mila preferenze sono arrivata seconda alle primarie del campo progressista siciliano. I miei più sinceri complimenti a Caterina Chinnici che vince queste primarie, e un grande abbraccio a Claudio Fava che si classifica terzo. È stata una sfida interessante e nuova. Ci sarà tempo di analizzare i dati e capire cosa ha funzionato e cosa no, ma al momento l’unica cosa che mi sento di dire è grazie! Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto. Grazie a chi mi ha supportato in questi giorni. Un dato è evidente con i 10.317 voti che ho preso, il Movimento in Sicilia c’è e partecipa. Continuerò sempre a lavorare con onestà e rigore affinché questo amore non venga disperso. Si dice che non c’è sconfitta dove c’è stato il massimo impegno. Bene, posso dire a testa alta che ho dato il massimo”.