Non c’è pace per la riforma della prescrizione entrata in vigore il primo gennaio e voluta dal Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Al vaglio delle due Camere, infatti, c’è una proposta di modifica firmata da Enrico Costa, un deputato di Forza Italia che è stato anche ministro (in quota Nuovo Centrodestra) con il governo Gentiloni. Costa ha attaccato la riforma dalle colonne del Corriere della Sera: “Il Ministro Bonafede è un imbroglione – ha detto il parlamentare azzurro – Ma il Pd si accuccerà ai suoi piedi accontentandosi delle briciole che gli concederà, per poi dipingerle d’oro e spacciarle per grande risultato”. “Sulla mia proposta contro le modifiche volute dal ministro Bonafede auspico la più ampia condivisione”. Ma qualcuno la ritiene strumentale allo scopo di far cadere il governo. Così Costa si difende: “L’ho presentata quando questo governo ancora non c’era. Prevedevo il futuro? Come il Pd ha votato no alla Spazzacorrotti. Per tre volte ha respinto la mia proposta di modifica. Chi strumentalizza?”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Prescrizione, tutto ruota attorno al Pd
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