A beneficiare del ritorno di Milazzo a Palermo sarebbe Saverio Romano, leader del Cantiere Popolare, ma uomo fidato di Berlusconi, che alle Europee di un anno fa finì fuori per un migliaio di voti. Anche Romano nelle ultime settimane è andato in pressing su Musumeci per attuare il rimpasto, ma adesso l’interesse dei centristi è sempre più tiepido. Nessuno, infatti, vorrebbe scombinare gli attuali equilibri: i Popolari e Autonomisti, con appena cinque deputati, vantano tre assessori in giunta (Lagalla, Cordaro e Scavone). Anche all’Udc va bene così: due assessori in cambio di sei onorevoli. Ieri Lorenzo Cesa ha confermato anche Alberto Pierobon, che sembrava quello più in bilico, all’Energia e ai Rifiuti. Sta bene anche Fratelli d’Italia con Manlio Messina. In attesa di eventuali sorprese, che al momento non si intravedono all’orizzonte, le uniche palpitazione potrebbero sorgere solo sui Beni culturali.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Preme su Milazzo per accontentare Romano
giuseppe milazzomanlio messinanello musumeciregione sicilianarimpastosaverio romano
-
Articoli Correlati
-
“Schifani imputato. Può fare la stessa fine”
Il riferimento al caso Montante. E la difesa di Forza Italia: "Il paragone non c'entra…
-
Cracolici rievoca l’incubo di Totò Cuffaro
Il deputato del Pd: "La Sicilia non può avere un presidente che vive nel limbo…
-
“M5s isolato. Ne pagherà le conseguenze”
Critiche anche per Mattarella: “Non avrei portato gli italiani a votare così presto”