A beneficiare del ritorno di Milazzo a Palermo sarebbe Saverio Romano, leader del Cantiere Popolare, ma uomo fidato di Berlusconi, che alle Europee di un anno fa finì fuori per un migliaio di voti. Anche Romano nelle ultime settimane è andato in pressing su Musumeci per attuare il rimpasto, ma adesso l’interesse dei centristi è sempre più tiepido. Nessuno, infatti, vorrebbe scombinare gli attuali equilibri: i Popolari e Autonomisti, con appena cinque deputati, vantano tre assessori in giunta (Lagalla, Cordaro e Scavone). Anche all’Udc va bene così: due assessori in cambio di sei onorevoli. Ieri Lorenzo Cesa ha confermato anche Alberto Pierobon, che sembrava quello più in bilico, all’Energia e ai Rifiuti. Sta bene anche Fratelli d’Italia con Manlio Messina. In attesa di eventuali sorprese, che al momento non si intravedono all’orizzonte, le uniche palpitazione potrebbero sorgere solo sui Beni culturali.