Giovanni Pitruzzella, palermitano, è stato nominato da Mattarella giudice costituzionale. Giurerà al Quirinale martedì prossimo. Ecco il ritratto che ha tracciato di lui il Corriere della Sera. “Da presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella sventò con una multa da 180 milioni di euro l’accordo-cartello tra due case farmaceutiche per favorire l’utilizzo per uso oftalmico di un farmaco a discapito di un altro che costava cento volte di meno ed era analogo nella lotta alla maculopatia degli anziani. Due giorni fa, da avvocato generale presso la Corte di Giustizia europea, ha proposto alla Corte una sentenza che se accolta costerà alla Apple 13 miliardi di euro non versati al fisco. Poi, ieri, la telefonata che tutti i costituzionalisti sognano un giorno di ricevere: da martedì siederà nella Consulta. “E’ una grande emozione e un grande onore essere stato scelto dal presidente Mattarella. E’ ciò a cui tutti noi aspiriamo, talvolta ci si riesce”, dice a caldo al Corriere. Il nuovo incarico l’affronta con l’entusiasmo di poter “imparare tante cose e tutelare i diritti dei cittadini”, ma anche “con forte senso di responsabilità e grande attenzione e dedizione alla tutela della Costituzione”. E le riforme? “Non mi occupo di politica”, risponde deciso. Classe 1959, cattolico, sposato con una giurista, una “vita in aeroporto”, ha iniziato a Palermo come amministrativista, poi ha insegnato in vari atenei: a Cagliari diritto costituzionale e diritto pubblico; a Palermo, diritto costituzionale; alla Luiss diritto della concorrenza. Consulente giuridico di Palazzo Chigi nei governi Ciampi e Dini, è grande appassionato di mountain bike e lettore, “disordinato e onnivoro”, molto orgoglioso della sua biblioteca: “Ha 20mila volumi”.