Pino, che non accetta la politica dell’oblio

Pino Lo Verde non vuol sentir parlare di silenzio. La sua battaglia dura da mesi: prima un picchetto organizzato in cima alla montagna, ogni fine settimana, per sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini sui danni provocati dalla chiusura della bretella stradale che connette la sua Polizzi Generosa a Piano Battaglia. Dieci km strategici per raggiungere gli impianti sciistici del Palermitano, che da 13 anni è impossibile percorrere a causa del rischio di caduta massi. Poi si è incatenato, lo scorso febbraio, nella piazza centrale del paese. Infine, dato che nessuno ha mosso un dito, ci ha pensato direttamente lui: ottenendo da una serie di ditte del suo comune l’impegno, a titolo gratuito, a riparare quella strada, per permettere quanto meno ai residenti di raggiungere le loro campagne. “Lavori – ha detto Lo Verde – che sono serviti a mettere in sicurezza un tratto di strada che consente ai proprietari terrieri di accedere nelle loro abitazioni rurali senza pericolo”.

Ma l’impegno di questo sindaco, che a lungo è rimasto senza voce, adesso vogliono soffocarlo. Con un esposto contro ignoti indirizzato alla caserma di Piano Battaglia niente meno che dalla Città Metropolitana di Palermo, guidata dal professore Leoluca Orlando. “E’ assurdo – commenta il sindaco lo Verde – gratuitamente alcune ditte di Polizzi riparano la strada per Piano Battaglia per consentire almeno ai residenti di raggiungere le loro campagne, interdette loro da anni, e dall’ex provincia di Palermo, che dovrebbe provvedere a fare questi lavori, arriva una denuncia contro ignoti per i lavori effettuati”.

Il primo cittadino di Polizzi ricostruisce i giorni che hanno preceduto i lavori: “A chi ha firmato la denuncia voglio ricordare che lo scorso 3 aprile abbiamo fatto avere via Pec al Sindaco della Città metropolitana una ordinanza sindacale con la quale si disponevano provvedimenti di massima urgenza sulla strada. Nell’ordinanza si diceva che avevamo ricevuto disponibilità da sei ditte locali ad eseguire i lavori senza alcuno aggravio per il Comune. In questa ordinanza si spiegava la situazione della strada che è l’unica via dei proprietari terrieri per raggiungere le proprie abitazioni rurali. Sempre nell’ordinanza è scritto che su questa strada non si può transitare perché pericolosa per i proprietari terrieri in quanto in caso di necessità i mezzi di soccorso non possono garantire un tempestivo arrivo. A chi ha firmato la denuncia voglio ricordare che dal 3 aprile al 23 aprile, quando sono stati effettuati gratuitamente i lavori sulla strada, sono trascorsi venti giorni senza che nessuno rispondesse all’ordinanza recapitata».

Per il primo cittadino la situazione è chiara: «Ritengo la denuncia un atto contro la mia persona. E’ un atto contro il sindaco di Polizzi Generosa che in questi mesi ha alzato la voce contro chi avrebbe dovuto riparare la strada e da anni non ha fatto niente. Vogliono zittirmi. Vogliono mettermi paura. Il sindaco di Polizzi non farà silenzio. Il sindaco di Polizzi non ha paura. La strada va riparata e subito. Se qualcuno in questi anni non l’ha fatto, oggi non può per nessun motivo nascondersi dietro una denuncia contro anonimi”.

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