L’hanno pagata a peso d’oro perché lei – Bianca Berlinguer – gli ha fatto credere che avrebbe portato nella cattedrale del centrodestra il venticello caldo e rassicurante della sinistra. Ma, una volta firmato il contratto, Bianchina si è spinta oltre e ha trasformato il talk-show di Retequattro in una sala d’accoglienza per combattenti e reduci dell’anti berlusconismo. Un azzardo. Che ha finito per spaventare un pubblico addestrato per lungo tempo ad applaudire Porro, Sallusti, Del Debbio, Giordano e tutti i venerati guardiani della rivoluzione meloniana. L’innesto non poteva che rivelarsi innaturale e i dati d’ascolto non potevano che scivolare sotto il tre per cento. Un disastro per Bianchina. Ma anche per Piersilvio Berlusconi che in nome del pluralismo – o per un punto di share in più – ha aperto le porte di Mediaset agli irriducibili nemici di suo padre.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Piersilvio e Bianchina Un azzardo, due disastri
bianca berlinguerpier silvio berlusconi
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