Rispetto! Respingo! Preciso! Ha sostituito il manganello con il punto esclamativo. Se ne sono contati almeno quattro quando Matteo Piantedosi informava, Camera e Senato, sulle cariche di Pisa. Precisava (!) che gli agenti delle forze di polizia “sono lavoratori che meritano il massimo rispetto!”, “respingo ogni tentativo di coinvolgere, nelle polemiche il lavoro delle forze di polizia!”, dunque “vengo ai fatti!”. Lo hanno mandato a riferire, in Aula, in compagnia del ministro Valditara e quasi si esaltava quando, da sinistra, i parlamentari, sottovoce, gli davano del “questurino”. Si appassionava perché, raccontano al Viminale, una delle sue frasi preferite è “sono fiero che mi dicano sbirro”. Aveva la lacca sui capelli bianchi, la lacca che come il manganello “raddrizza”, precisa, il pelo. Continua su ilfoglio.it
Carmelo Caruso per Il Foglio
in Buttanissimi Extra
Piantedosi e Meloni “in divisa” C’è clima teso con Mattarella
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