Per Cracolici il Ponte “va difeso soprattutto da Salvini”

Cracolici, presidente dell'Antimafia

“Io l’idea del Ponte sullo Stretto la difendo come ho sempre fatto, ma la difendo soprattutto da chi la sta portando avanti molto male, il ministro Matteo Salvini che ha trasformato un tema importante in un argomento di scontro politico”. Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia dell’assemblea regionale siciliana, il dalemiano di Sicilia, con sei legislature da deputato (come si chiamano all’Ars i consiglieri regionali) sulle spalle, eternità di foresta della sinistra sull’isola, è uno che per quel che riguarda le cose che succedono da quelle parti può permettersi di dire ciò che vuole. Se per la segretaria del Pd Elly Schlein il Ponte sullo Stretto è “dannoso e anacronistico”, secondo Cracolici invece un ponte “non è né di destra, né di sinistra, non può e non deve essere una bandiera ideologica, anzi per il sud sarebbe un’opera molto utile perché oggi la mobilità è un grande tema dei diritti dei cittadini, ci si sposta di più e bisogna poterlo fare in tempi rapidi”. E però il consigliere regionale del Pd è perfettamente d’accordo con la sua segretaria che insieme ai leader di Verdi e Sinistra italiana Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni ha presentato un esposto alla procura di Roma contro il progetto che ha portato all’apertura di un fascicolo. “Bisogna distinguere l’opportunità di costruire il ponte dalle procedure utilizzate in questa vicenda da Salvini per farlo”, dice. “Sono due questioni ben separate: su quello che sta accadendo oggi ci sono diversi aspetti – dall’utilizzo della vecchia società, fatta uscire dalla liquidazione, alla revisione del progetto durata solo un giorno – su cui serve chiarezza, perché ci sono elementi di grande inquietudine, per cui a mio avviso è stato corretto porre su questo l’attenzione della magistratura”. Così però non rischia di naufragare il progetto? “No”, dice Cracolici “anche qui dobbiamo stare attenti: la magistratura non può stabilire se il ponte serve o no, semmai deve accertare se ci sono state violazioni nelle procedure, poi sarà sempre la politica a decidere, ma anch’io che sono favorevole voglio essere sicuro che dietro al progetto non si annidino interessi illeciti, è giusto fare di tutto per dipanare eventuali dubbi”.

Ma non c’è solo l’indagine, ad aver convinto Cracolici che Salvini sia oggi in realtà un nemico del Ponte. “Quel che mi preoccupa – spiega – è che il ministro usa l’opera per fare molta propaganda e le sue scelte rischiano di dare a chi pensa che sia un’infrastruttura sbagliata delle buone argomentazioni”. Ci spieghi meglio. “E’ sotto gli occhi di tutti – prosegue il consigliere – che in Sicilia come in Calabria è necessario realizzare infrastrutture per ammodernare o realizzare da zero nuovi strumenti di viabilità, io sono tra quelli convinti del fatto che la costruzione del Ponte possa essere un acceleratore di questi processi, un’opera in grado di spingere alla realizzazione delle altre nuove infrastrutture. Molti altri invece, anche dentro il Pd la pensano diversamente: temono che il Ponte impedisca la realizzazione delle infrastrutture primarie, il problema è che Salvini si sta impegnando per dar ragione a loro più che a me”. Continua su ilfoglio.it

Gianluca De Rosa per Il Foglio :

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