Ci piace l’onorevole Elly Schlein, anche perché offre a noi, che siamo degli ostinati sedentari, l’emozione di sentirci sia pure fuggevolmente sportivi: le ultime escogitazioni della segretaria del Pd, infatti, non si ascoltano. Si inseguono. Prendiamo la manifestazione di piazza indetta per il prossimo 11 novembre. Ella, anzi Elly, aveva annunciato una mobilitazione del suo partito contro la manovra economica, circa un mese fa. “In piazza per l’economia”. Ecco. Poi però è scoppiata la guerra in Israele. Ed Elly, cioè ella, insomma Schlein, ha annunciato da Fabio Fazio che la mobilitazione sarebbe stata anche contro la guerra. “In piazza per la pace”. Ottimo. Poi però il governo Meloni ha esplicitato l’intenzione di presentare una riforma del sistema istituzionale. Accidenti. Sicché Schlein, cioè Elly, ha subito dichiarato che il Pd sarebbe stato in piazza pure a difesa della Costituzione. “Salviamo la democrazia”. Bene.
Ora noi ci auguriamo soltanto che da qui all’11 novembre i giornali non si rimettano a parlare di calcioscommesse. Altrimenti c’è il rischio che il Pd vada in piazza anche con lo slogan: “Per un’Italia dai piedi puliti”. Converrete che l’immagine non è il massimo.
Il fatto, sia detto con rispetto, è che già adesso questa mobilitazione ci appare un po’ come la manifestazione degli acetelli Saclà. C’è di tutto: cipolline, funghetti, cetrioli, carciofini, peperoncini… Saranno indigesti? Chissà. Schlein sembra che dica: “Io acetello sempre. E voi?”. Noi speriamo soltanto che i titoli dei tg si mantengano ancora su manovra, guerra e Costituzione, perché c’è il rischio che qualunque altro argomento di qui ai prossimi otto giorni finisca pure lui nella piattaforma della manifestazione del Pd. Ricordate le variazioni di Brahms su tema di Paganini? Beh, ella, anzi Elly, sforna variazioni che Brahms non se le sognava neppure.