Fuoco amico su Matteo Renzi e sul Partito Democratico. Antonello Cracolici non si fida dei rottamatori e, dalle pagine di Live Sicilia, torna a pungere l’ex premier (“Ma quale interesse per l’Italia, Renzi pensa solo ai suoi progetti politici”) e Davide Faraone, il suo braccio destro nell’Isola. L’ex assessore all’Agricoltura, reduce da una rottura prolungata con l’ex segretario regionale, è fermo sulle proprie posizioni: “La defenestrazione di Faraone – lo ha detto lui – sarebbe stata il frutto della sua scelta di opporsi a un presunto accordo tra Pd e Cinque Stelle. E adesso, non molti giorni dopo quelle interviste, proprio lui è uno dei massimi sponsor di quell’accordo”. Cracolici, che a dispetto del Zingaretti-pensiero, dice di voler tornare alle urne, non ha peli sulla lingua: “Faraone è solo il replicante di una narrazione nazionale. Utile solo per arrivare alla prossima Leopolda e lanciare il nuovo soggetto centrista. Capisco che la coerenza non è più un valore – aggiunge il deputato regionale del Pd – ma lui è senza rossore. Io a inizio legislatura ero favorevole a un dialogo coi Cinque Stelle, ma ora è cambiato tutto. Loro si sono ridotti a un ceto politico sbandato e impegnato a difendere se stesso. Che alleato sarebbe?”.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Pd, guerra continua. Cracolici all’attacco
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