Lo sforzo che i due capigruppo dell’opposizione avrebbero dovuto fare era quello di formulare una domanda. La seguente: caro presidente Schifani, i suoi uffici di programmazione sono in grado di dirci in quale stagione potrà dirsi concluso il maledetto piano di rientro che da diciotto anni affligge e mortifica la sanità siciliana? Ma né Giuseppe Catanzaro, capo dei deputati del Pd all’Assemblea regionale, né Antonio De Luca, leader dei Cinque Stelle, hanno trovato la forza o la fantasia di vergare – si dice così, in politichese – uno di quegli atti parlamentari che, come il sigaro, non si nega a nessuno: un’interrogazione, appunto. Il motivo è facilmente intuibile. Questo fine anno è stato il tempo inebriante dell’inciucio e della spartizione delle mance. Né Catanzaro né De Luca né gli altri sessantotto deputati dell’Ars hanno voluto rompere l’incanto. Cin cin.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Pd e Cinque Stelle uniti da un incanto
antonio de lucamichele catanzaromovimento 5 stellepartito democratico
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