L’arcivescovo Carmelo Lorefice e il sindaco Leoluca Orlando hanno avuto l’infelicissima idea, per il Festino, di prendere in braccio Santa Rosalia e di costringerla a fare, su un elicottero, il giro della città. Povera Santuzza. Ha visto lo scempio delle bare accatastate, senza pietà e senza vergogna, al cimitero dei Rotoli e le sono tornate in mente le scene raccapriccianti di quattrocento anni fa, quando Palermo fu martoriata dalla peste e i cadaveri si accumulavano sui sagrati delle chiese. Ha sorvolato con disagio e disgusto le strade delle periferie sommerse da montagne di rifiuti e ha respirato l’aria malsana di quella parte del centro storico dove un assessore, meglio conosciuto come il talebano del traffico, ha dirottato auto e autobus per dare lustro alle vetrine di via Ruggero Settimo. Povera Santuzza. E’ tornata nel suo altare con le mani ai capelli.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Palermo, una Santuzza con le mani ai capelli
carmelo loreficeleoluca orlandopalermo
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