Il presidente del Tar, Calogero Ferlisi, ha confermato la sospensione dell’ordinanza che istituiva la Ztl notturna a Palermo. La decisione è giunta all’indomani del contradditorio a cui hanno preso parte il Comune e la Confcommercio, rappresentata dall’avvocato Dagnino, che aveva impugnato il provvedimento del sindaco Orlando. La zona a traffico limitata, che sarebbe dovuta entrare in vigore a partire dal 31 gennaio (ogni venerdì e sabato dalle 23 alle 6), non potrà fare il suo esordio prima del 25 febbraio, giorno in cui è prevista la Camera di Consiglio. Al momento il Tar ha accolto “l’istanza cautelare interinale nei sensi di cui in motivazione e per l’effetto sospende, per quanto di ragione, i provvedimenti impugnati fino alla decisione dell’incidente cautelare in sede collegiale, alla già prevista Camera di consiglio del 25 febbraio 2020”.
Nel decreto del presidente Ferlisi, si fa notare che “pur dovendosi dare atto delle finalità di interesse generale perseguite dal Comune, l’istanza cautelare appare, allo stato e salvo ogni ulteriore approfondimento in sede collegiale, meritevole di accoglimento, tenuto conto della plausibilità del periculum prospettato dai ricorrenti nelle rispettive qualità (imprenditori, cittadini residenti nella ZTL per cui è causa e sindacato di categoria)”. Ormai da qualche mese l’amministrazione Orlando tenta di introdurre un nuovo piano del traffico – pur senza garantire servizi di mobilità alternativi (dal piano parcheggi all’implementazione dei bus sostitutivi, ma anche la videosorveglianza fa acqua) per contrastare la movida selvaggia nelle ore notturne. Il provvedimento sarebbe già dovuto entrare in vigore il 6 dicembre, poi il 10 gennaio e infine il 31 gennaio, ma non è mai andato in porto. Il Consiglio comunale ha più volte lamentato il suo ruolo da “spettatore”, mentre la maggioranza si è sottratta a un confronto costruttivo con l’aula, negando il dialogo anche alla Confcommercio. Che, nella fattispecie, ha deciso di ricorrere al Tar contro l’ultimo tentativo di Orlando & soci.
Esulta sui social Fabrizio Ferrandelli, il leader dell’opposizione, che aveva mobilitato gli esercenti nel dar seguito alla proposta di Confcommercio: “Catania vada a casa” ha scritto il consigliere comunale di +Europa, che anche nei giorni scorsi aveva invocato le dimissioni dell’assessore alla Mobilità. “Questa è l’ennesima riprova dell’incapacità di chi amministra questa città – afferma Ferrandelli – chi ha un minimo di dignità adesso dovrebbe fare un passo indietro. Il sindaco ne prenda atto torni in Consiglio e chieda una mano alle opposizioni nel bene della città”. Anche la Lega è d’accordo per la decisione del tribunale amministrativo: “Purtroppo il sindaco Orlando oggi non è stato tanto bravo a convincere i giudici della bontà della “sua” ZT – ha scritto il consigliere Igor Gelarda -, così come usualmente è bravo a convincere giornalisti stranieri che a Palermo si viva benissimo. Ironia a parte, massima fiducia nella magistratura, e convinzione profonda che solo i progetti condivisi servono a fare crescere la città. Una ZTL pensata in questo modo è solo un disastro per tutti”.
Lapidario il commento dei quattro consiglieri di Sinistra Comune, il gruppo di riferimento del’assessore Giusto Catania: “Basterà pochissimo all’Amministrazione comunale per dimostrare al Tar il rapporto tra l’aumento delle automobili durante le ore notturne, nei fine settimana, e l’aumento dell’inquinamento acustico ed ambientale.
Per questa ragione siamo fiduciosi che all’udienza del 25 febbraio ci saranno tutti gli elementi per dimostrare la necessità della ZTL notturna. Al di là dei dati, è necessario andare avanti nel percorso di un cambiamento culturale che in numerose città, non soltanto italiane, ha dato i suoi frutti”.
LA CONFOCOMMERCIO: NON SIAMO NEMICI DELL’AMBIENTE
“Vogliono farci passare per nemici dell’ambiente. La questione è un’altra. La decisione del Tar di accogliere la nostra istanza cautelare, infatti, conferma che le perplessità di Confcommercio avevano più di un fondamento pratico e giuridico”. Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo che ha proposto ricorso contro l’istituzione della Ztl, commenta così la decisione del Tar di accogliere l’istanza cautelare. “Un provvedimento migliorativo per la vivibilità della città, e del centro storico in particolare, si sarebbe potuto scrivere con ben altra visione programmatica – prosegue la Di Dio – senza avventurarsi in inutili sperimentazioni sulla pelle dei commercianti. Avevamo più volte sollecitato un proficuo confronto con l’amministrazione comunale che avrebbe evitato il ricorso alle aule dei tribunali ma alla fine non si è voluto ascoltare il suggerimento di chi il centro storico lo vive giorno per giorno e ha investito con passione negli ultimi anni per contribuire a rigenerarlo. Per il futuro, sui tanti temi ancora aperti come quello del decoro, dei cantieri stradali o della mobilità, auspichiamo che si possa finalmente trovare un comune spirito di collaborazione tra istituzioni perchè è comune l’interesse: quello di fare il bene della città e dei cittadini”.