Matteo Salvini non si sbilancia. Le Regionali occupano un orizzonte lontano, e Musumeci per il momento può dormire sonni tranquilli: “Sarebbe stato da folli, fino a qualche anno fa, pensare che il gruppo della Lega in Sicilia sarebbe stato fra i più numerosi d’Italia. Siamo qui per unire, non per imporre – precisa il segretario del Carroccio, intervenendo all’Ars – Visto che siamo il secondo gruppo in parlamento regionale, potrei chiedere tre o quattro assessori. Ma non è una cosa che mi interessa”. Salvini, giunto in Sicilia per l’udienza del processo Open Arms, ha partecipato a una conferenza stampa a palazzo dei Normanni, per presentare gli ultimi ingressi: al suo fianco il capogruppo Antonio Catalfamo, oltre ai nuovi deputati regionali Sammartino, Pullara, Caronia e Cafeo, e ai parlamentari nazionali Scoma e Sudano. “L’obiettivo della Lega è di unire, federare, essere determinante nella vittoria del centrodestra. A partire dalle elezioni comunali di Palermo. Stavolta, a differenza di quattro anni fa, ci siamo da protagonisti. Ci saranno altri nuovi ingressi, anche a livello nazionale. Non stiamo facendo campagna acquisti, ma il nostro è un progetto nuovo, che attrae”.
Sul perché non sia quagliato l’accordo di federazione con Diventerà Bellissima, l’ex Ministro sorvola: “Non ragiono di passato. Musumeci ha la nostra stima e fiducia, in quest’ultimo anno bisogna dare il massimo. Io non rivendico nulla, porteremo al tavolo la nostra idea di Sicilia. Al momento opportuno ne parleremo anche con lui”. Salvini fa riferimento al tavolo nazionale con Berlusconi e Meloni (“Ho chiesto a entrambi di rivederci la prossima settimana”), ma anche a quello coi coordinatori regionali, coi quali bisognerà decidere (“Sarebbe meglio entro novembre”) un candidato sindaco unitario per la sfida elettorale di Palermo: “Io un’idea ce l’ho, ma voglio scegliere insieme agli altri. E’ bene che avvenga entro l’autunno. Se il candidato lo individui all’ultimo minuto, non hai tempo di spiegare la città che hai in testa. Le ultime Amministrative lo dimostrano”.
Sull’avvicinamento di Italia Viva e Democrazia Cristiana alla coalizione “originaria”, Salvini resta vago: “Il centrodestra ha uno schema comune in tutta Italia. Se la nostra idea di Sicilia sarà attrattiva e vincente lo vedremo. E’ il progetto che deve interessare. Altri mi sembra che stiano partendo dalla testa, noi vogliamo partire dalle basi. Penso che Renzi non abbia alcuna intenzione di entrare nel centrodestra e io non farò nulla per convincerlo”. Il leader della Lega, poi, ha parlato di questioni più locali, rinviando la polemica con Orlando: “Palermo non merita un’amministrazione inadeguata come l’attuale. Non commento le indagini sui bilanci truccati: mi riferisco alle 800 bare insepolte al Cimitero dei Rotoli. Se la soluzione è quella di loculi provvisori non posso essere d’accordo”. Sul sindaco: “A differenza della sinistra non godo delle sventure altrui… Non userò le disavventure giudiziarie per fare battaglie politiche”.
Il segretario della Lega, accompagnato dal capogruppo del Carroccio a Palazzo delle Aquile, Igor Gelarda, ha effettuato poi un sopralluogo al cimitero dei Rotoli, dove giacciono insepolte 820 bare. Ad accoglierlo l’assessore ai Cimiteri, Toni Sala: “Ho parlato con l’assessore che negli ultimi mesi sta cercando di recuperare decenni perduti, ha fatto il possibile ma se erediti un disastro miracoli non ne fai – ha sottolineato Salvini – . Qua si scontano 15-20 anni di mancata programmazione. Dare una degna sepoltura ai morti non può essere terreno di battaglia politica. Porterò la vicenda ai ministri della Lega, adesso c’è la manovra economica, vedremo di trovare dei soldi, che non sono il problema, servono spazi e personale”.
Domani, invece, Salvini sarà nell’aula bunker del carcere Pagliarelli per rispondere del sequestro di 147 migranti, a bordo della spagnola Open Arms, dal 14 al 20 agosto 2019. L’udienza si era aperta lo scorso 14 settembre ed è stata subito rinviata.