Dopo due anni di Covid, Palermo torna a celebrare la sua patrona: Santa Rosalia. Il Festino a costo zero di Lagalla, una macchina tenuta in piedi dal prossimo assessore all’Urbanistica Maurizio Carta, ospita vari momenti a partire dal mattino: quello più atteso, va da sé, è l’arrivo della Santuzza ai Quattro Canti, dove il neo sindaco salirà sul carro per il tradizionale grido ‘Viva Palermo, viva Santa Rosalia’. Con lui ci saranno un paio di medici, invitati per l’occasione. Anche se non tutta la categoria ha accolto l’invito dell’Amministrazione. Il motivo è lampante: “Non possiamo partecipare a un evidente assembramento visto l’incremento dei contagi degli ultimi giorni – ha detto Renato Costa, commissario provinciale della struttura anti-Covid -. Gli ospedali sono di nuovo in affanno”
“Non sono stata invitata ma meglio così, avrei declinato – dice a Repubblica la primaria del pronto soccorso Covid dell’ospedale Cervello Tiziana Maniscalchi -. E’ impensabile per un medico partecipare a un momento di assembramento. Il viavai di ambulanze è continuo. Noi che speravamo di arrivare a fine luglio al plateau, cioè l’assestamento della curva, non possiamo raggiungerlo. Temiamo per i prossimi giorni, dopo i fiumi di persone riversate per strada durante il Pride e quelli che si aggiungeranno per il Festino”. Al Cervello l’indice di sovraffollamento è superiore al 300 per cento.
Il sindaco Roberto Lagalla, che ieri ha partecipato alla messa della vigilia tenuta da monsignor Lorefice, arcivescovo di Palermo, ha promesso la giunta entro sabato : “Manca solo Fratelli d’Italia”. E ha predicato cautela: “La città si anima, prenderà corpo e vita nelle prossime ore, fino alla discesa del carro trionfale sul Cassaro per la serata del 14 e poi la processione solenne nella successiva giornata di venerdì 15. E poi ci saranno tante iniziative culturali artistiche che animeranno il centro storico della città in questi giorni. Palermo vuole riprendere a gioire, sebbene con la necessaria prudenza e con l’attenzione che il momento richiede. È per questo che raccomando a tutti l’uso della mascherina di protezione per ridurre le possibilità del contagio da Covid19 che, purtroppo, stenta ad essere debellato, ma che per fortuna non determina più quelle condizioni di gravità che ha fatto registrare nel passato. Una particolare raccomandazione va ai soggetti più fragili e ai portatori di patologie croniche: ove non fossero presenti, potranno seguire momento per momento le celebrazioni e i festeggiamenti grazie alle varie dirette televisive”.