I fischi del pubblico non risparmiano il Palermo, che a domicilio manca nuovamente l’appuntamento con la vittoria: contro il Troina, formazione ennese che abita nei quartieri medio-alti della classifica, finisce 0-0. Una gara condotta per lunghi tratti dai rosanero, che però commettono due errori madornali dal dischetto: nel primo tempo sbaglia Ricciardo, mentre nel finale è strepitoso Calandra a opporsi a Sforzini. Il Palermo, che si era laureato campione d’inverno già una settimana fa con la vittoria di Castrovillari, frena ancora.
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Il Palermo, da campione d’inverno, affronta l’ultima giornata d’andata del campionato di Serie D, atteso al varco dal Troina che potrebbe aggravare la crisi di risultati interna della squadra di Pergolizzi: due sconfitte nelle ultime tre gare, contro Savoia e Acireale. Un indicatore importante, dato che si tratta delle due formazioni che seguono i rosanero in classifica (attese oggi dallo scontro diretto, fra l’altro). Sindrome da grandi sfide? Qualcosa in più potrà dire il confronto di oggi con la formazione ennese, che arriva allo stadio “Barbera” senza aver mai pareggiato in stagione: 9 vittorie e 6 sconfitte, quinto posto in classifica a quota 27 punti.
Il suo allenatore si chiama Davide Boncore, di Palermo: “Sono cresciuto allo Zen e Gigi Di Marzio andava a prendere un mio amico d’infanzia, per portarlo personalmente agli allenamenti. Era un altro calcio, con molta più fame di adesso…Sarà la mia prima partita da allenatore al “Barbera”, ma ora sono concentrato sul lavoro da fare – ha detto in settimana al Giornale di Sicilia – Le emozioni si vivranno al momento, quando entreremo in campo… È normale sia una partita particolare, da piccolo in questo stadio entravo da spettatore”. Il Troina non ha nulla da perdere, anzi ha dimostrato a tutti il suo valore. E’ una squadra giovane. E la società lo è altrettanto: la fondazione risale al 1968, ma l’accesso al calcio che conta è molto più recente: al termine della stagione 2016/17 il Troina ottiene l’accesso in Serie D e arriva a disputare persino i playoff promozione (sconfitto dalla Vibonese) dopo aver chiuso il girone in vetta.
Nel 2018 l’ex patron del Siracusa calcio, intanto fallito, porta soldi e acquisisce il club, che conclude la stagione al decimo posto in classifica. E ottiene dal sindaco Fabio Venezia, noto per la sua battaglia alla mafia dei pascoli e per la grande capacità di spesa dei fondi europei, la possibilità di ristrutturare lo stadio. Nonostante un budget tuttora compresso, il Troina è diventato una formazione di caratura, che all’ultima giornata si è arreso in casa contro il Savoia per 1-0. E il Palermo deve vincere proprio per impedire al Savoia – sei successi di fila – di farsi sotto. Oggi per i rosanero – che contro le siciliane hanno perso una sola volta, due settimane fa in casa con l’Acireale – è l’ultima partita di un anno disastroso a livello societario: partito a febbraio con l’acquisizione da parte degli inglesi, passato attraverso la disavventura dei Tuttolomondo, la cancellazione della B e la radiazione, fino all’esperimento Mirri che sembra aver riconsegnato un po’ di serenità al club.