“Daniele e Dario Mirri comunicano di aver deciso di non esercitare, per sé o per altri, il diritto di opzione per l’acquisto del pacchetto azionario della società Palermo Calcio”. Anche Mirri è fuori. L’imprenditore palermitano, proprietario di Damir, che il mese scorso aveva evitato il -4 in classifica sborsando 2,8 milioni di euro per il pagamento degli stipendi – avendo in cambio la concessione per la gestione della cartellonistica dello stadio nei quattro anni a venire – non ha esercito la clausola di acquisto del club. Si è tirato indietro dopo aver tentato, per settimane, di creare una cordata che potesse farsi carico dell’incombenza. Niente, non se ne fa nulla. Il motivo della rinuncia è stato svelato in una nota ufficiale dalla famiglia: “nessuna delle proposte vagliate in queste settimane – anche quelle di coloro che avevano fin dall’inizio assicurato la loro intenzione di comprare – avrebbe realisticamente potuto garantire le certezze che i tifosi del Palermo meritano”. Anche Enrico Preziosi, attuale presidente del Genoa, sembra essersi defilato in virtù della sua incompatibilità qualora il Palermo raggiunga la Serie A al termine della stagione. La cordata da lui capeggiata, che prevedeva l’appoggio e la sponsorizzazione da parte di Mirri, non è andata in fondo nell’affare. Adesso l’obiettivo è procurare 3,8 milioni entro il 18 marzo per pagare gli stipendi ai calciatori ed evitare il rischio di una penalizzazione in classifica.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Palermo, Mirri rinuncia all’acquisto
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