“Le recenti notizie in materia fiscale che riguardano Palermo segnano il fallimento tanto della riscossione volontaria (solo un contribuente su tre paga osservando le scadenze fissate dal Comune) quanto della riscossione coattiva (su un miliardo e 300 milioni di euro richiesti negli ultimi dieci anni ne sono arrivati circa 380 milioni, poco più del 30%). Prima di questo abbiamo visto altri fallimenti, in particolare per quanto riguarda l’urbanistica, la gestione del traffico, la raccolta e smaltimento dei rifiuti, la sicurezza, lo scollamento con gran parte dell’opinione pubblica sul tema dell’immigrazione. Con lo spettro del dissesto finanziario da scongiurare, con una bellissima città dalle potenzialità enormi che merita di risorgere e con un lungo elenco di cose da fare il centrodestra ha il dovere adesso di presentare alla città un programma chiaro all’insegna della concretezza e del pragmatismo”. Lo scrive in una nota il segretario regionale della Lega, Nino Minardo. “Ci dobbiamo lasciare alle spalle le polemiche (tutte giustissime finora, sia chiaro) con Leoluca Orlando che è politicamente già archiviato e, nel centrodestra, non dobbiamo cominciare tarantelle e tira e molla sulle candidature. Dobbiamo, piuttosto, coltivare l’ambizione di presentarci ai palermitani già questa estate come una coalizione seria, responsabile e con idee moderne e progetti rapidamente realizzabili”.

Il racconto della quinta città d’Italia somiglia a un bollettino di guerra: “Palermo è un disastro, non lo dice la Lega Sicilia ma lo dicono conti del Comune, le strade a pezzi, l’incuria, le montagne di spazzatura, la crisi economica e sociale che sta divorando ampie porzioni della città pure al di là di ciò che la pandemia ha causato per tutti. La Lega Sicilia – commenta Minardo – negli ultimi mesi ha allargato la sua squadra a Palazzo delle Aquile ed ha esteso il suo consenso tra i cittadini; ha oggi un gruppo dirigente di alto profilo e solida esperienza con le idee chiarissime su come risollevare le sorti di Palermo. Per questo noi siamo già al lavoro e sono certo che avremo unità di intenti con i nostri amici e alleati affinché i palermitani ritrovino prima la speranza del cambiamento e, dopo le elezioni del 2022, la dignità, la bellezza e il benessere che meritano vivendo nel capoluogo siciliano e quinta città italiana”.