Due cavalcavia dell’autostrada A20 Palermo-Messina, sono stati posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Dalle indagini condotte dalla Procura della città dello Stretto, infatti, è emersa una diffusa corrosione delle armature e delle banchine di bordo che metterebbe in pericolo la stabilità delle strutture portanti con il rischio di crollo sulla sede autostradale sottostante. Il sequestro, deciso dal gip Valeria Curatolo, è stato eseguito in modo da non bloccare il traffico. Si è disposta, infatti, la circolazione su un’unica corsia centrale per entrambi i sensi di marcia, misura che consente di ridurre il peso che grava sui cavalcavia.
Gli accertamenti hanno evidenziato un degrado avanzato delle cosiddette “selle Gerber”, gli elementi che sopportano tutto il peso del viadotto che passa sull’autostrada e del suo traffico viario. Il degrado sarebbe imputabile alla cattiva manutenzione dei giunti che, consentendo infiltrazioni di acqua piovana, ha deteriorato il calcestruzzo di copriferro. La conseguenza è la diffusa corrosione delle armature e il degrado delle banchine di bordo. Lo stato delle strutture sarebbe di tale gravità da rischiare di far perdere l’appoggio delle travi della campata centrale con il rischio del crollo o comunque della caduta di calcinacci sui mezzi in transito.
L’organo di vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, già dal 2014, aveva segnalato il degrado dei due cavalcavia perché a rischio crollo, e aveva richiesto al Consorzio per le Autostrade Siciliane di provvedere al monitoraggio delle condizioni delle opere e alla loro manutenzione. Il Cas, però, non avrebbe mai adempiuto. Condotta che ha determinato l’iscrizione nel registro degli indagati dei direttori generali dell’ente e dei responsabili dell’Area Tecnica che si sono succeduti negli anni e che non hanno provveduto alla manutenzione ed al ripristino delle strutture. Agli indagati sono contestati, in concorso, l’aver indebitamente rifiutato di compiere atti del proprio ufficio per ragioni di sicurezza e il non aver effettuato i lavori necessari a rimuovere situazioni di pericolo.
Il Consorzio per le Autostrade Siciliane gestisce alcune delle principali arterie dell’Isola: la Palermo-Messina, la Catania-Messina e la Siracusa-Gela. Sull’A20 persiste, da tempo, il problema delle colonnine d’emergenza ricoperte dal cellophane e mai rese fruibili. Rispetto allo stesso periodo del 2019, il traffico in Sicilia si è ridotto di oltre il 50%. Non c’entrano le strade malconce, bensì il divieto di spostarsi da un comune all’altro determinato dall’emergenza Coronavirus. E non si hanno più notizie relative al completamento del viadotto Himera, sulla Palermo-Catania (gestita, però, da Anas): il Ponte Morandi, a Genova, tornerà in funzione entro un paio di settimane.