Parte male l’avventura del Palermo nel campionato di Serie C. L’impronta di Boscaglia non si vede, la squadra dura un tempo (il primo) e cede alla distanza: decidono nella ripresa i gol di Santoro, bravo a finalizzare una splendida azione corale dei padroni di casa, e Di Francesco, che infila Pelagotti con un’ottima conclusione dal limite. Ma il Palermo anche nel primo tempo offre una prestazione mediocre. Tra i pochissimi a salvarsi il neo acquisto Odjer, che fa tanta legna in mezzo al campo. Pessimo il reparto offensivo, che non riesce a pungere nemmeno quando la squadra va sotto nel punteggio. L’altra siciliana in campo nella prima giornata, il Catania, pareggia 1-1 in casa con la Paganese. Rinviato invece il debutto del Trapani.
La vigilia di mister Boscaglia
“È stata una settimana difficile, molti dei nuovi arrivati non possono essere della partita – ha spiegato il tecnico alla vigilia – Dobbiamo capire chi siamo, essere squadra. Le difficoltà vanno superate come gruppo. Ci sono tanti giocatori nuovi ed è cambiato il modo di giocare rispetto all’anno scorso. Questo è l’anno zero un po’ per tutti, nessuno è mai stato fermo per tanto tempo. Abbiamo lavorato, l’incognita è che non abbiamo fatto amichevoli. Dovremo avere grande concentrazione”.
“Mercato? Vedremo, potrebbe arrivare ancora un altro giocatore – ha aggiunto Boscaglia -. Abbiamo qualche problema numerico a centrocampo però, ma non deve arrivare nessuno per fare numero. Nel caso in cui vedessi che non siamo competitivi, parlerò con la società. Il Palermo deve andare in campo per vincere tutte le partite, ma è normale che ci sono squadre che si stanno attrezzando per fare il salto, come Bari e Ternana. Ci sono poi ottime squadre come Avellino e Potenza, questo campionato non è una vera e propria Serie C, è più una B. Ci sarà grande equilibrio”.
Le nuove maglie presentate ieri allo stadio “Barbera”
La muta rosa, realizzata dall’agenzia Gomez&Mortisia ADV sull’ispirazione di un bozzetto di Giovanni Tarantino (coordinatore del Palermo Museum), è un omaggio allo stile degli anni ’80. Rosa intenso, con colletto nero stile polo, pantaloncini neri e calzettoni bianchi con richiami rosanero, la combinazione cromatica ricorda i modelli dei campionati dal 1981 al 1984. Un omaggio al Palermo di vecchie glorie come De Rosa, De Stefanis, Majo, Montesano, ma rivisitato in chiave attuale. Non mancano infatti i riferimenti di continuità con la prima maglia dello scorso campionato: l’aquila stilizzata in trasparenza sul lato sinistro, che richiama il nuovo logo.
La seconda divisa, la Kombat away 2021, essenziale, vede predominare il nero. Rosa il colletto, sempre con modello stile polo, le maniche e i richiami. In trasparenza, un “pattern” tono su tono con il nuovo logo, che campeggia poi in versione colorata sulla parte sinistra del petto. Per la realizzazione, Gomez&Mortisia ha collaborato con Ezeta.