E’ andato avanti per tutta la notte il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco che stanno prosciugando dall’acqua il sottopasso della circonvallazione di Palermo, all’altezza dell’ex Motel Agip, alla ricerca di eventuali dispersi dopo la bomba d’acqua che ieri pomeriggio si è abbattuta sulla città. Secondo quanti ha riferito un testimone due persone sarebbero rimaste intrappolate all’interno di un’auto completamente sommersa dall’acqua, anche se fino ad ora agli organi di polizia non è stata presentata alcuna denuncia di scomparsa. Il sindaco Orlando, nel corso della conferenza stampa, ha smentito il ricovero di una quindicina di persone. Un solo bambino, in ipotermia, è stato già dimesso dall’ospedale.
Anche il capo regionale della Protezione civile, Salve Cocina, cade dalle nuvole: “I vigili del fuoco – dice a seguito della riunione in Prefettura – hanno compiuto un grande lavoro per il ripristino della normalità. C’è ancora, nel punto più basso, meno di un metro d’acqua. Il tratto è stato accuratamente ispezionato e non ci sono tracce di persone o di cadaveri che eventualmente galleggerebbero. I lavori proseguono ma siamo ottimisti sull’assenza di vittime”. Oltre 300 interventi, molti dei quali ancora in corso, e lo sgombero di diverse abitazioni: è questo il bilancio dell’attività svolta da ieri a Palermo dai vigili del fuoco. I pompieri hanno fatto evacuare diverse palazzine a rischio di crollo tra via Marabitti e via Spedalieri. In alcuni edifici sono presenti delle crepe vistose all’esterno e i residenti non sono riusciti a chiudere le porte d’ingresso.
La cronaca di mercoledì pomeriggio
Una bomba d’acqua ha investito una vasta area della Sicilia. I danni maggiori si sono verificati sul versante occidentale. A Palermo la situazione più drammatica: alcuni dei sottopassi di Viale Regione Siciliana si sono completamente allagati, lasciando le auto in panne. In un primo momento, a seguito della denuncia di un testimone, si era diffusa la notizia della morte di due persone, marito e moglie, che sarebbero stati travolti dalla furia dell’acqua. Ma i corpi non sono mai stati ritrovati. Molte persone, come documentato dai video apparsi sui social, sono rimasti intrappolati e hanno lasciato le auto salvandosi a nuoto. Uno scenario apocalittico e, in parte, imprevisto, tanto che il Comune di Palermo se l’è presa con le autorità preposte per il mancato allarme. “Una pioggia che nessuno, nemmeno i metereologi che curano le previsioni nazionali, aveva previsto, tanto che nessuna allerta di Protezione Civile era stato emanata per la nostra città”, ha commentato il sindaco Leoluca Orlando.
Decine le chiamate alla centrale operativa dei vigili del fuoco del comando provinciale, da cui sono partite diverse squadre per far fronte alle richieste di soccorso. Auto impantanate nella zona di viale Michelangelo e in via Ugo la Malfa, garage e scantinati allagati a Cruillas, Pallavicino e nella zona di San Filippo Neri. Situazione critica anche in corso Re Ruggero e via Colonna Rotta, ma anche nel cuore di Ballarò, dove l’acqua ha raggiunto il metro e mezzo d’altezza. In via Imera alcuni automobilisti sono saliti sul tetto dei propri mezzi per mettersi in salvo. Sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti a salvare una giovane rimasta intrappolata nell’auto sommersa dall’acqua. La pioggia, iniziata nel primo pomeriggio, è caduta con intensità per circa tre ore.