Palermo a prova di voragini

“Le strade di Palermo sono degne di uno scenario di guerra: piene di buche, avvallamenti, rotte o riparate alla peggio. Da via Oreto a via Roma, da via Messina Marine al Cep, nessuno fa manutenzione e la giunta Orlando, unica responsabile di questo disastro, non trova di meglio che provare a scaricare sul consiglio comunale le colpe dell’ennesimo fallimento del sindaco”. Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva a Sala delle Lapidi, innesca l’ultima polemica in una città martoriata. “Il risultato – continua Chinnici – è che i palermitani rischiano la pelle ogni giorno e che il Comune sarà sommerso dalle richieste di risarcimenti che si trasformeranno in debiti fuori bilancio per la prossima Amministrazione. L’assessore Prestigiacomo si dimetta immediatamente e poi si intervenga in somma urgenza con ogni mezzo possibile”.

Da un anno e mezzo il Comune dovrebbe affidare ai privati la manutenzione delle strade ma ancora non siamo nemmeno alla pubblicazione del bando da 44 milioni di euro. Nel frattempo si è andati avanti con affidamenti temporanei a Rap che però non riesce a far fronte a tutte le richieste di intervento. E’ stata la stessa azienda, con una nota, a chiarire la propria posizione: “Da luglio 2020 l’Azienda RAP non si occupa più di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi, ma solo di interventi puntuali di emergenza. Atteso che al rinnovo del contratto di servizio con il Comune di Palermo del luglio 2020 sono state stralciate tutte le attività di manutenzione stradale, lo stesso Comune decideva con successive Ordinanze Sindacali di affidare a Rap, a stralcio, il solo monitoraggio, nonché gli interventi puntuali di emergenza”.

Ma c’è anche un problema legato al personale: le risorse umane oggi disponibili sono pari a circa 20 operai, laddove gli operai originariamente preposti alla manutenzione strade sono confluiti nella raccolta e in minima parte anche nelle manutenzioni edili. “Oggi, a causa delle copiose piogge, le richieste di pronto intervento e messa in sicurezza da parte degli organi istituzionali, vigili e protezione civile sono infatti dell’ordine di 1300 e più interventi mensili – ha detto l’amministratore unico della Rap, Girolamo Caruso -. Siamo consapevoli che l’avere superato il tetto di 1033 interventi/mese non ci darà titolo per avere riconosciuto l’eccedenza in termini monetari, ma con la sicurezza non si gioca”.

E qui rientra in ballo la politica: “L’alibi della mancata approvazione del piano triennale delle opere pubbliche è ormai caduto – dice ancora Chinnici -: la giunta adesso non ha più scuse, perché l’iter della gara è ancora ferma? Nel frattempo i palermitani rischiano tutti i giorni la propria salute per andare al lavoro, triste epilogo di una sindacatura che speriamo termini il prima possibile”. “Il maltempo non ci ha aiutato, spero che non succeda nulla di grave” ha detto l’assessore Prestigiacomo a PalermoToday, indicando due azioni nell’immediato per correre ai ripari. “Abbiamo mandato alla Rap una lista di priorità per effettuare il pronto intervento in quelle che sono le situazioni di maggiore criticità. Non escludiamo di ricorrere ad alcune ditte private per riparazioni di somma urgenza nelle more che parta l’Accordo di programma quadro. Intanto la Rap farà quel che può”..

Enrico Ciuni :

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie