“La dichiarazione della Sicilia come zona arancione desta preoccupazione perché indica una situazione di grave rischio sanitario. Un rischio, per essere chiari, che si traduce nella possibilità che ci siano decine se non centinaia di morti legati al covid. Se questo rischio è reale in base ai parametri che la regione ha trasmesso al governo Nazionale, vuol dire che la situazione è stata sottovalutata per mesi: un fatto gravissimo di cui chi ne ha responsabilità deve assumersi la responsabilità e trarne le dovute conseguenze”. Lo ha detto il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando, in una nota.
“Se invece il rischio non è così grave da determinare la dichiarazione di zona arancione da parte del governo Nazionale, allora è quest’ultimo che deve rispondere del proprio operato, anche qui traendone le dovute conclusioni – continua il primo cittadino -. A questo punto è indispensabile fare chiarezza soprattutto per rispetto verso coloro che avranno conseguenze negative dovute alle drastiche misure di prevenzione attivate: il Governo regionale renda pubblici tutti i dati epidemiologici e di programmazione sanitaria che ha trasmesso al governo nazionale. Ed entrambi i governi nazionale e regionale attivino subito e con procedure di Protezione Civile, strumenti di compensazione e ristoro per le attività economiche, culturali e sociali che si preparano ad un altro mese di chiusura”.