La polemica bolliva in pentola da un po’. Da quando Roberto Alajmo, il 19 gennaio scorso, si presentò sul palco del Biondo per il suo spettacolo – “Chi vive giace” – e annunciò che non avrebbe proseguito la sua avventura da direttore artistico dello Stabile, aprendo di fatto la corsa alla successione (che vedrà imporsi Pamela Villoresi). E lasciando intendere che qualcuno non lo voleva più al suo posto. Che i rapporti col sindaco Leoluca Orlando non fossero idilliaci bastava poco a capirlo. E adesso è acclarato. Nel corso di un dibattito a “Una Marina di Libri”, domenica scorsa all’Orto botanico, Orlando ha riacceso la miccia: “Stimo moltissimo Roberto Alajmo ma non è riuscito a fare di Palermo la città del teatro”. Lo ha accusato di essersi “accontentato” di fare concorrenza ai piccoli teatri che vivono di sbigliettamento. E, allo stesso tempo, ha rinforzato il concetto spiegando che la nuova direttrice Villoresi “stia interpretando il ruolo di collegamento del Teatro con la città”. Un affronto vero e proprio nei confronti dello scrittore, che cinque anni prima lo stesso sindaco aveva messo a capo del Biondo.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Orlando e le mancanze del Biondo
leoluca orlandoRoberto Alajmoteatro biondo
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