Il nuovo sovrintendente non c’è ancora. La “preferita” della Politica, l’ex assessore del governo Crocetta, vicina all’Udc, Ester Bonafede, non ha convinto del tutto la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana che ieri, al termine di una riunione fiume, ha emesso una fumata nera. La Sinfonica è senza sovrintendente ormai da cinque mesi, ossia dal siluramento di Giorgio Pace, ordinato, per decreto e alla vigilia di Natale, dall’assessore al Turismo Sandro Pappalardo. In questa nuova partita, va da sé, entra ancora l’amministrazione regionale, che spinge la Bonafede, già a capo della fondazione durante i governi Cuffaro e Lombardo. E non la fermerà il vecchio contenzioso con la Foss denunciato qualche mese fa a mezzo stampa. Contro la sua nomina, però, si sono schierati la rappresentante dei lavoratori Sonia Giacalone e il delegato del Comune Giulio Pirrotta, ai quali si contrapponevano il presidente del cda, l’avvocato forzista Stefano Santoro, e il consigliere indicato dalla Regione Marco Intravaia. Il quinto membro della Foss non è mai stato nominato. Ecco che, in assenza di maggioranza, serve sempre un compromesso. E, nel frattempo, si attende l’apertura delle buste che, stando ai bene informati, avrebbero visto un’ampia partecipazione all’avviso pubblico: c’è chi parla, addirittura, di una trentina di candidati.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Orchestra sinfonica nel caos per Esterina
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