Comincia l’emergenza roghi in Sicilia. La campagna anti-incendio, che la Regione ha anticipato di un paio di settimane rispetto alla tabella di marcia, è iniziata il 3 giugno. Ma già questa settimana si è rivelata da bollino rosso. I maggiori roghi sono esplosi nelle ultime ore nella parte orientale dell’Isola, ma si contano danni anche in provincia di Palermo e nel Trapanese. Ieri i vigili del Fuoco sono dovuti intervenire per un incendio divampato allo svincolo di Terrasini, sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Altre fiamme sono comparse nella pineta di Valderice, in provincia di Trapani. Mentre sono stati bruciati ettari della riserva Ciane-Saline, a Siracusa. Un altro vasto incendio, giovedì sera, ha ferito a morte il territorio degli Iblei, fra i comuni di Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi. In fumo 500 ettari di bosco e 400 ulivi. Anche il Messinese non è esente dal fenomeno: a Sant’Alessio Siculo, giovedì sera, è scoppiato un incendio che ha fatto temere per le sorti di un villaggio vacanze. La scarica elettrica provocata da un fulmine ha colpito alberi e vegetazione, provocando diversi focolai.
E la situazione potrebbe solo peggiorare, viste le condizioni meteo previste in questi giorni. Ieri la Protezione civile regionale ha diffuso il bollettino n.124 per rischio incendi e ondate di calore, valido dalle 0.00 del 26 giugno e per le successive 24 ore. Permane il livello 3 (colore rosso) nella provincia di Palermo per quanto riguarda il rischio di ondate di calore previste per oggi e domani. Le temperature massime percepite si attesteranno sui 36 gradi centigradi. Inalterata la previsione per il rischio di incendi, per la giornata di oggi nella provincia di Palermo: pericolosità “bassa” e livello di “preallerta” (colore arancione). I rischi maggiori, al momento, in Sicilia orientale, dove la pericolosità è “media”.