Le anime belle si chiedono – con un po’ di ritardo, va da sé – perché il berlusconiano Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, trova il coraggio di dire no all’autonomia differenziata mentre il berlusconiano Renato Schifani, governatore della Sicilia, si rimangia le poche parole di buon senso pronunciate in aprile al congresso di Forza Italia e si accoda a meloniani e leghisti. Anche le anime belle, dopo due anni, dovrebbero conoscere Schifani: è un ex presidente del Senato finito a Palazzo d’Orleans per grazia ricevuta; un politico privo di esperienza amministrativa; un equilibrista sempre in bilico tra rancori e culto dell’io. Occhiuto getta uno sguardo sul futuro della sua Calabria ed è legittimamente preoccupato. Schifani vive in funzione del suo gruppo di potere, del suo cerchio magico. Occhiuto è un uomo di governo, Schifani un uomo di sottogoverno.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Occhiuto e Schifani queste le differenze
renato schifaniroberto occhiuto
-
Articoli Correlati
-
Calenda paga il conto
pure dell’errore sicilianoBen gli sta, verrebbe da dire. Fino a pochi mesi fa i talk-show lo presentavano…
-
Con Giuli si riapre
la partita del MassimoVai su per la scalinata del Teatro Massimo, attraversi il foyer, ti immergi nella magnificenza…
-
Montecitorio raccoglie
l’eredità di don PuglisiGrati a chi ha raccolto la sua eredità”, ha detto il governatore Renato Schifani commemorando…