Non l’ho mai visto, nemmeno in una foto. Perché lui non ha mai amato il palcoscenico né, meno che meno, il teatrino della politica. Per cinque anni ha lavorato all’Irfis. Si chiama Giacomo Gargano. E’ stato nominato presidente dell’istituto di credito da Nello Musumeci. Di sicuro avrà seguito fedelmente le indicazioni del governo e avrà avuto modo di mostrare al governatore la sua personale gratitudine. Ma sono certo che non ha mai diviso il mondo in buoni e cattivi, in amici e nemici. Ha agito con rigore e professionalità. E ne ha dato prova anche quando il Bullo spingeva per dividere in figli e figliastri le testate che chiedevano di accedere ai contributi per l’editoria: da un lato i velinari e dall’altro lato i giornalisti liberi, alcuni dei quali colpevoli di avere criticato i suoi disastri e le sue piritollagini. Gargano non gli ha dato retta. Chapeau.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Non ha ubbidito al Bullo: chapeau
-
Articoli Correlati
-
Palermo, cade il veto FdI
Aeroporto, rientra RiggioBeata ragionevolezza. E beata la capacità, che ogni tanto la politica ritrova, di guardare agli…
-
C’è aria di festa
nel retrobottegaProvate e tendere l’orecchio verso Palazzo d’Orleans. Capirete, dalla musica e dal fracasso, che nel…
-
Il dritto e il rovescio
di uno spot di SchifaniDopo la giravolta sull’autonomia differenziata e la capriola sulla riconferma di Marco Betta al vertice…