I lettori di Buttanissima conoscono bene Gaetano Armao, l’uomo politico dei bluff e delle imposture, l’assessore dei bilanci farlocchi, il cucchiaio di tutti gli scandali e di tutte le minestre maleodoranti. Con le sue scempiaggini e le sue piritollagini ha trascinato la Regione oltre il baratro, alle soglie del default. Danni inestimabili, secondo la Corte dei Conti: mancano all’appello un miliardo di euro. Una mazzata sul collo del neo presidente, Renato Schifani, brutalmente azzoppato già prima di partire. Ma come in tutte le tragedie siciliane, il disastro si accompagna sempre alla farsa, all’assurdo, al paradosso. Armao, che per cinque anni è stato il sovrastante dell’inutile Musumeci, il 26 settembre si è subito riciclato ed è diventato il più influente consigliere di Schifani. Ci apparecchierà altre sventure.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Non ha ancora finito di devastare la Sicilia
gaetano armaoregione sicilianarenato schifani
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