Lo aveva detto qualche giorno fa da Belpasso, mentre firmava un protocollo d’intesa con Webuild: “Non ci sono medici”. Un modo per giustificare l’asfissia della sanità siciliana (come fotografato anche da Report, nella puntata di domenica scorsa), che oggi vede numerosi ospedali sull’orlo di una crisi: da Sciacca a Petralia Sottana, da Mistretta a Sant’Agata di Militello. Oggi, Renato Schifani ha tentato una mossa da ultima spiaggia: togliere l’incombenza alle ASP e provare lui stesso, di persona personalmente, e reclutare medici stranieri “per far fronte alle carenze di personale del sistema sanitario regionale”.
L’assessorato regionale alla Salute ha pubblicato, infatti, un avviso pubblico “aperto” (cioè senza scadenza) rivolto ai medici sia di Paesi dell’Unione europea che di provenienza extracomunitaria. “L’obiettivo del mio governo – dice Schifani – è garantire il diritto alla salute a tutti i siciliani. Per questo, stiamo percorrendo tutte le strade possibili, utilizzando gli strumenti straordinari messi a disposizione dallo Stato per colmare i vuoti di organico che esistono in Sicilia, come in tutta Italia. Servono però anche provvedimenti di carattere strutturale e per questo già da tempo ho avviato un dialogo con il ministro alla Salute per rivedere il numero chiuso per l’accesso al corso di laurea in Medicina”.
L’avviso pubblico, predisposto dal dirigente generale del dipartimento regionale della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e firmato dall’assessore Giovanna Volo, prevede l’assunzione di medici nelle aree di Medicina d’emergenza e urgenza, Anestesia e rianimazione, Chirurgia generale, Medicina interna, Gastroenterologia, Ortopedia e traumatologia, Pediatria, Neurologia con stroke unit, Cardiologia, Psichiatria, Urologia, Ostetricia e ginecologia. Le istanze saranno inserite secondo l’ordine cronologico di arrivo e valutate con cadenza almeno quindicinale da una Commissione. I medici saranno assunti dopo un colloquio e una valutazione della coerenza dei curricula rispetto alle necessità del sistema sanitario.
Una misura straordinaria sulla quale la Regione punta per affrontare le criticità della nostra Isola in diversi settori sanitari che permetterà di ridurre il ricorso alle costose esternalizzazioni. Il fabbisogno di personale ammonta a 1.494 unità. Nelle Asp mancano 174 medici ad Agrigento, 154 a Caltanissetta, 159 a Catania, 116 a Enna, 169 a Messina, 210 a Palermo, 96 a Ragusa, 87 a Siracusa e 201 a Trapani. Nelle aziende ospedaliere la carenza è di 57 medici al Policlinico di Catania, a Messina 15 all’ospedale Papardo e 17 al Policlinico, a Palermo 33 all’ospedale Cervello e 6 all’Arnas Civico. Per quanto riguarda la suddivisione per discipline mancano 127 specialisti in Cardiologia, 92 in Chirurgia generale, 39 in Gastroenterologia, 94 in Ginecologia e ostetricia, 302 in Emergenza-urgenza, 152 in Medicina interna, 52 Neurologia con stroke, 93 in Ortopedia e traumatologia, 31 in Pediatria, 324 in Anestesia e rianimazione, 144 in Psichiatria e 44 in Urologia.