La monnezza fuori dalla Sicilia

Le avvisaglie sono diventate realtà nel volgere di qualche giorno. L’unica soluzione individuata dalla Regione per porre fine all’emergenza rifiuti prossima ventura (il 30 aprile chiude la discarica di Lentini e 150 comuni rimarranno a piedi) è quella di spedire la monnezza all’estero. A darne l’ufficialità è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino: “Rifiuti fuori dalla Sicilia, già partite le procedure. È la plastica dimostrazione del fallimento delle politiche del governo Musumeci anche in questo settore. Il problema è che questo disastro sarà pagato dai siciliani, e lo faranno a caro prezzo”.

Il responsabile nazionale per le politiche ambientali del M5S commenta così l’avviso pubblico esplorativo fatto in questi giorni dal Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, volto all’individuazione di operatori economici che svolgano attività di trasporto, recupero e/o smaltimento di rifiuti al di fuori del territorio regionale. “Tutto ciò dimostra – affermano i componenti M5S della Commissione ambiente dell’Ars Trizzino, Stefania Campo e Stefano Zito – che l’aumento delle percentuali di differenziata, annunciato a gran voce nei mesi passati dal governo, nulla di buono ha portato ai quei Comuni e quei cittadini che tanto si sono impegnati in questo senso. La differenziata infatti, e lo diciamo da sempre, è inutile se non è parallelamente accompagnata da una strategica politica regionale seria, tesa a dotare il territorio degli impianti necessari. Le discariche siciliane, a giorni, saranno totalmente sature, sebbene ciò fosse prevedibile già da tempo, e l’unica soluzione immaginata da questo governo è quella di spedire l’indifferenziato e il rifiuto già trattato fuori dalla Sicilia ad un costo enorme che, ovviamente, sarà tutto a carico dei cittadini”.

“Da quanto si legge nell’avviso pubblico – affermano i deputati 5 stelle – apprendiamo che circa il 70% di rifiuto indifferenziato prodotto sarà spedito fuori per un arco temporale, addirittura, di 10-12 mesi. Un dato, quest’ultimo, che più di ogni altro dà la misura della gravità della situazione, ma che, soprattutto, svela a tutti i siciliani che questo Governo, ad un anno e mezzo dalla fine della legislatura, ha certamente fallito nel tentativo di risolvere la più grande emergenza in cui, da troppi anni, versa la Sicilia”.

Ieri lo stesso Musumeci aveva informato i siciliani dell’ultima iniziativa assunta dal suo governo: “Purtroppo sui rifiuti i nodi stanno venendo al pettine – aveva spiegato Musumeci al Giornale di Sicilia -. I ritardi di molte Srr nell’attuare un piano di potenziamento dell’impiantistica sono evidenti. Con i presidenti delle Srr stiamo valutando quale potrà essere a breve termine la soluzione più ragionevole, compresa quella di spedire i rifiuti fuori dalla Sicilia, come proposto tempo fa dal governo nazionale e come fanno diverse regioni”. Il prossimo passo è quello dei termovalorizzatori.

Enrico Ciuni :

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