La vicenda è lontana nel tempo, residuo di una stagione politica ormai superata che il percorso della giustizia fa tornare a galla. La Corte d’Appello ha assolto il deputato regionale Sergio Tancredi per non avere diffamato l’ex collega Antonio Venturino. Un episodio che risale al periodo in cui il vice presidente dell’Ars della scorsa legislatura, eletto nella lista dei Cinquestelle, li abbandonò quasi ad inizio legislatura. Il suo addio scatenò critiche e aspre polemiche aspre. E ci scappò anche la querela per diffamazione ai danni di Tancredi, accusato di avere rilanciato un tweet del deputato europeo Ignazio Corrao.
Oggi la sentenza che scagiona del tutto Tancredi che, quasi per chiudere la partita affida ad un post la sua reazione. “Dopo anni di ingiustizie è stata decretata finalmente la verità. Ero stato condannato (in primo grado, ndr) per avere diffamato Antonio Venturino con un retweet che non ho mai fatto. In questi anni sono stato in rispettoso silenzio, ho subito il pignoramento dei conti bancari, il prelievo di una somma per il risarcimento, sono stato ingiustamente offeso. Persino Sgarbi mi ha dedicato un post. Il tempo è galantuomo. Sono sicuro che saranno galantuomini anche tutti coloro che hanno usato politicamente questo argomento per screditarmi e che oggi hanno l’occasione di chiedere scusa. Giustizia è fatta. E come direbbe Vasco sono ancora qua…”