A Renato Schifani non ne va dritta una. Più il presidente si sforza di potenziare la sua “control room”, accentrando poteri e deleghe, più gliene combinano. Ieri è toccato l’Anas, competente per l’autostrada A19: «Ho manifestato il mio disappunto ai vertici dell’Anas per una decisione assunta in modo unilaterale, senza alcuna preventiva condivisione con Palazzo d’Orleans. A maggior ragione che il presidente della Regione è anche commissario straordinario per l’attuazione degli interventi di riqualificazione dell’autostrada Palermo-Catania”. Così il governatore in merito alla chiusura dell’A19, nel tratto tra Trabia e Termini Imerese, per consentire le riprese di un film.

“Il provvedimento, preso in autonomia dagli uffici regionali dell’Anas, – prosegue esterrefatto Schifani – ha causato notevoli disagi agli automobilisti, costretti per ore a lunghe file e all’allungamento del percorso. Una decisione dalla quale prendo le distanze con forza”

La Palermo-Catania, nel tratto fra il km 33 e il km 35, in direzione Catania, è rimasta chiusa dalle 8 alle 16 per consentire le riprese di alcune scene del film “Francesca e Giovanni” sulla storia dei giudici Falcone e Morvillo. A Schifani, che ha incassato l’ultima caduta dal pero, non è andata giù. Polemica anche la sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova: “Il modus operandi dell’Anas è sempre lo stesso. Manda l’ordinanza di chiusura alle 18 del giorno prima, senza tenere in considerazione i disagi per la nostra città, già provata dai lavori di manutenzione in corso sull’autostrada”. L’A19 infatti è già interessata dalla chiusura dello svincolo di Termini Imerese.