Neppure Santa Rosalia – “pellegrina” e ora anche “apostola”, parola del Papa – è riuscita a liberarci dai pagnottisti, attaccati come sanguisughe ad ogni capillare del denaro pubblico. E così, per il Festino, il Comune di Palermo ha dovuto stanziare 248 mila euro per “Terzo Millennio”, la società che fa capo a Andrea Peria e che, nel giorno delle feste per la Santuzza, curerà la sicurezza e forse anche qualche luminaria al Foro Italico. Peria, per chi lo avesse dimenticato, è il pagnottista che Renato Schifani aveva elevato, senza considerare le funeste incompatibilità, a sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica. Ora il presidente della Regione pensa – addirittura – di proporlo come sovrintendente del Teatro Massimo e, per dare concretezza a questa sua ultima avventata spregiudicatezza, ha già ingaggiato una guerriglia con il sindaco Roberto Lagalla, sostenitore – perinde ac cadaver – di Marco Betta, compositore di statura internazionale. “Squadra che vince non si cambia”, ha detto Lagalla la settimana scorsa, spiegando i motivi per i quali il Comune di Palermo insiste per la riconferma del sovrintendente che ad agosto concluderà il suo primo mandato. La parola definitiva spetterà comunque al ministro dei Beni Culturali, Gennaro Sangiuliano. Che, quasi certamente, insisterà per assegnare un ruolo a Beatrice Venezi, la direttrice d’orchestra che gli sta molto a cuore; ma che tra Lagalla e Schifani sa già a chi assegnare maggiore peso e autorevolezza.
Insomma, tra Betta e Peria per il Massimo sembra non esserci partita. Ed è per questo, probabilmente che il pagnottista di scuola schifaniana cerca nuove sponde e nuove alleanze. Soprattutto nell’area patriottica, dove detta legge il Balilla, capo indiscusso e incontrastato della corrente turistica di Fratelli d’Italia. L’occasione gliel’ha offerta proprio il Festino di Santa Rosalia. Andrea Peria – si legge su Repubblica – “collaborerà con l’altro organizzatore storico, Vincenzo Montanelli”, titolare della VM Agency Group, assurta agli onori della cronaca quando il Balilla, con la banalissima scusa del Bellini International Context, non badò a spese e, per la sola organizzazione e comunicazione, consegnò nelle mani di Montanelli 940 mila euro. Cifra stratosferica. Scandalosa. Fuori dalla grazia di Dio. Ma i pagnottisti non hanno paura degli scandali né dell’ira di Dio: la politica li divide, Santa Rosalia li benedice e li unisce.