Kyiv. “Grazie per le sanzioni, però se non ci aiutate a chiudere lo spazio aereo io continuo ad avere i pazienti che dalle finestre vedono piovere missili, quelli attaccati ai macchinari non li posso far scendere in un bunker”. I pazienti di cui parla Volodymyr Zhovnir sono al sesto piano, dove ci sono i macchinari più sofisticati che il suo ospedale abbia a disposizione, il problema è che sono anche impossibili da trasportare: per ognuno di questi malati bisogna calcolare se sia più rischioso muoversi o rimanere dove si può diventare bersaglio dei russi. È una decisione che va aggiornata di continuo, la tipologia dei bombardamenti cambia di continuo: ieri è stata colpita la torre delle televisioni a Kyiv, è iniziata una nuova fase ed è più pericolosa della precedente. Dai raid aerei si è passati ai lanciarazzi dentro le città e l’ambasciatore ucraino negli Stati Uniti ha detto che lunedì sono state usate anche le bombe termobariche, quelle che consumano l’ossigeno e creano una depressione molto forte che fa collassare i polmoni prima di vaporizzare tutto ciò che trova intorno. Continua su ilfoglio.it
Cecilia Sala
in Buttanissima Italia
All’ospedale dei bambini, guardando i missili
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