Nel nome del padre (e della figlia) Forza Italia dipende da Marina

Il fondatore di Forza Italia ed ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è spento a Milano (foto Mike Palazzotto)

Lo stato maggiore di Forza Italia dà appuntamento alla stampa per una conferenza nella sede nazionale del partito. È a due passi dalla Camera dei deputati, nello stesso stabile dov’era situata fino a qualche anno fa. Scalone seicentesco che introduce all’ingresso, bandiere di Forza Italia a contrappuntare i soffitti affrescati. Fin quando il Cavaliere non decise che costava troppo, l’affitto andava ad ingrossare la montagna dei 90 milioni di debito che il partito aveva (ed ha tutt’oggi) con il portafoglio di famiglia, e dunque il trasferimento due scale più in là. Ci sono ancora le bandiere di Forza Italia, ma niente più affreschi. La sala dove si presentano Antonio Tajani, i capigruppo alla Camera e al Senato Paolo Barelli e Licia Ronzulli, il capo delegazione al Parlamento europeo Fulvio Martusciello, è minuscola. Quattro sedie e giornalisti accalcati in piedi, c’è meno claque di quel che ci si poteva aspettare. Gironzolano per la sede il ministro Paolo Zangrillo, il vicepresidente di Montecitorio Giorgio Mulè, Paolo Russo, deputato e già uomo della comunicazione del Cavaliere. Un passo più in là gli onorevoli Alessandro Battilocchio e Renata Polverini, Maurizio Gasparri a concludere la squadra di pretoriani al seguito. Continua su Huffington Post

Huffington Post :

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie