“Rispetto quanto detto dal dottore Patronaggio, così come ho rispettato il suo ruolo e il suo operato da Procuratore generale nel mio processo d’appello conclusosi con sentenza di Ne bis in idem, e apprezzo oggi il suo impegno di procuratore di Agrigento contro la criminalità mafiosa. Non posso però condividere la sua indignazione espressa oggi” (ieri per chi legge, ndr). Lo ha dichiarato il commissario regionale Totò Cuffaro, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal procuratore Luigi Patronaggio. “Ho accettato la sentenza di condanna che mi ha portato in carcere come è giusto che faccia chi come me ha una ostinata fiducia nella giustizia – aggiunge -. Ho scontato la mia pena, come dice la Costituzione risocializzante e non punitiva, con grande sofferenza ma con dignità e spirito rieducativo. Ritengo di non dover rimanere “detenuto per tutta la vita” e di avere il diritto, dopo essere stato chiuso in una cella per 1768 giorni, di poter tornare alla mia vita e di essere libero di impegnarmi nelle cose in cui credo”.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Nel mirino del procuratore Cuffaro e Dell’Utri
luigi patronaggiomarcello dell'utriTotò Cuffaro
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