Il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, in vigore dal prossimo 4 maggio, all’articolo 1 dice che “è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Per tutti, s’intende. E’ lo stesso Dpcm che ammette la visita ai congiunti (all’interno della propria regione), su cui Palazzo Chigi dovrà chiarire con una circolare entro sabato. Ma un chiarimento, forte e netto, andrebbe consegnato alle migliaia di siciliani che, nonostante quest’apertura parziale, devono rimandare – ulteriormente – la fase 2. Con un decreto firmato oggi dal Ministero delle Infrastrutture e della Salute, infatti, si è stabilita la proroga di un precedente decreto, il n.53 del 12 aprile 2020, che di fatto vieta qualunque spostamento da e per la Sicilia, a meno che non si tratti di lavoratori pendolari, forze dell’ordine e forze armate, operatori sanitari pubblici e privati – in quel caso possono attraversare lo Stretto di Messina – o che il viaggio non sia comprovato da gravi motivi di salute o di necessità.
In pratica, tutti possono tornare a casa (campani, lucani, pugliesi e calabresi), ma i siciliani no. E tutti gli studenti che hanno resistito al nord per due mesi, che faranno? Qual è il discrimine tra Sicilia e Puglia? L’’assenza di un ponte? Il decreto del 20 aprile, oltre a garantire l’attraversamento dello Stretto (le corse non sono più quattro ma cinque), permette di usare l’aereo (due voli al giorno da Catania e da Palermo, con le stesse identiche restrizioni), ma non i treni (l’unico Intercity ferma a Villa San Giovanni) né il trasporto marittimo che risulta “sospeso”. Chi aveva già prenotato un biglietto per tornare a casa da Genova, Livorno o Civitavecchia, sobbarcandosi una lunga traversata e costi per niente agevoli, dovrà rinunciare. La ministra De Micheli, nel provvedimento di oggi, spiega di aver tenuto contro della richiesta di proroga delle misure limitative di Sicilia e Sardegna. Se siciliani e sardi non potranno tornare a casa è soprattutto merito dei loro governi. Che intanto flirtano con Salvini per far riprendere le attività produttive. Isolati a corrente alternata.