Ma che disastro avete combinato, sciagurati? Voi dei Cinque Stelle (con la complicità del Pd), lei ex presidente Conte, lei ministro Urso oramai, comprensibilmente, ribattezzato “ministro Urss”, voi che con le vostre ossessioni stataliste avete cancellato l’acciaio dal panorama sociale ed economica di una Nazione evoluta, voi non vi sentire responsabili di un fallimento storico. Non se ne va solo ArcelorMittal, una grande impresa indiana che sta per mettere un sacco di soldi in Francia con un beneficio anche ambientale. Si sbriciola un patrimonio di cultura industriale, si disperde ricchezza, si impoverisce un Paese, si frantuma un modo d’essere, la grande fabbrica, il grande stabilimento industriale, il reticolo vitale dell’indotto, la modernità del progresso.
Leggete un bellissimo romanzo di qualche anno fa, “Acciaio” di Silvia Avallone (Rizzoli), per rendervi conto a quale deserto sociale viene ridotto un mondo che perde l’acciaieria non solo come occupazione, ma come identità, organizzazione comunitaria. Voi la lasciate andare via così dopo aver reso la vita impossibile, stracciando gli accordi fatti, mettendo ostacoli legali, buttando nella discarica tutti gli investimenti fatti per rendere pulita e non pericolosa la produzione di acciaio. Ubriachi di luoghi comuni anti-industriali avete fatto arretrare l’Italia ancora un po’, da sinistra a destra, da destra a sinistra. Complimenti.